Friday, February 18, 2011

Insalata di cedro e aringa affumicata

L’aringa affumicata, una delle pietanze tipiche dell’Olanda e del Canada (divenuta tra l’altro piuttosto rara e costosa), era uno dei pochi pesci sempre disponibili dalle nostre parti e di basso costo. L’affumicatura e l’olio ne rendevano semplice la conservazione, in tempi in cui i frigoriferi non erano diffusi come oggi. Il cedro è un frutto molto buono al quale sono molto legato. Si vede sempre meno nei negozi di ortofrutta ma, per fortuna, ha ancora un peso rilevante nei giardini padronali.
Questo matrimonio Cedro-Aringa è uno dei pochi matrimoni destinati a durare nel tempo. Dello stesso parere sembra essere anche Jean Pierre Ramos (per saperne di più cliccate sul suo banner).

Ingredienti per 4 persone:

- 1 cedro da 1/2 kg (pezzatura normale, anche se ci sono pezzi che superano il kg.)
- 1 limone
- 1 Aringa affumicata (peso medio normale 150 gr) se siete fortunati troverete quella con le uova o seno va bene anche con il lattume
- 1 bicchiere di olio di oliva Extra vergine
- 1 cucchiaino di pepe nero

La preparazione è semplicissima:

1) Togliete la pelle dell’ aringa incidendo con un coltello affilato la parte vicino alla coda e aiutandovi con il coltello stirate fino alla testa.
2) Sfilettare l’aringa e togliere lisca e spine e dei filetti così ottenuti fare dei pezzetti piccoli della dimensione non superiore a 2 centimetri circa
3) Sbucciare il cedro, togliere la parte gialla quella con cui la brave casalinghe di una volta facevano i canditi, e taliare la polpa bianca a pezzetti di un centimetro;
4) In una ciotola avrete, poi, cura di sposare cedro e aringa con il succo di un limone un bicchiere colmo di olio di oliva extra vergine e il pepe nero. Mescolare per qualche istante e lasciare riposare un paio di ore.


Il piatto si presenta bene come antipasto ma fa la sua bella figura anche da solo con una bella pagnotta di pane di campagna.

Consiglio:
se volete assaggiarne anche voi tenete l’insalata di cedro e aringa lontano dalla portata di Jean Pierre e invitatelo, semmai, cautamente a tavola ma sempre a debita distanza dalla portata.

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