In questo piatto c’è l’unione di due culture gastronomiche diverse, una campagnola e un'altra marinara. Ho vissuto la mia infanzia a Ballata, un paesino di campagna a 18km da Trapani, dove in cucina i legumi avevano la meglio, ma una volta compiuti 14 anni, i miei, per consentirmi di proseguire gli studi in città senza parecchi sacrifici, si trasferirono a Trapani dove ho conosciuto ed apprezzato la cucina marinara (i gamberi in particolar modo). Il piatto nasce quindi da una mia idea e dall’amore che a distanza di quasi 50 anni ancora mi lega ad un paesino come Ballata.
Ingredienti per 4 persone:
- 150gr di piselli secchi- 0.6 l d'acqua
- 2 scalogni o cipolle lunghe, in assenza mezza cipolla bianca
- 10 pomodorini di pachino
- 3 etti di gambero bianco grosso o in assenza anche di mezzo gambero rosso freschissimo da sgusciare
- Olio, peperoncino, sale, aceto balsamico q.b.
- un ciuffo di prezzemolo
Preparazione:
1) Mettete l’acqua fredda in un tegamino e aggiungete i piselli secchi. Portate a bollore e continuate la cottura a fuoco lento. Nel mentre soffriggete i due scalogni con un pizzico di peperoncino in olio di oliva (non esagerate con il peperoncino che deve servire soltanto a dare una certa personalità al piatto)
2) Una volta imbiondito lo scalogno, aggiungete i pomodorini tagliati a metà e portate a cottura aggiungendo,se del caso, un po d'acqua.
3) A cottura ultimata unite i pomodori ai piselli continuando la cottura avendo cura di mescolare spesso con un cucchiaio in legno finchè avremo ottenuto una minestra quasi cremosa.
4) Mettete dell’acqua salata per i gamberi in un altro tegamino. Questi verranno sgusciati e appena l’acqua giunge a bollore calati per soli 30 secondi.
5) A questo punto prendete un minipimer e frullate la crema di piselli che al momento è ancora, per cos’ dire, “rustica” ottenendo una vellutata.
6) Servite la vellutata con al centro i gamberi e aggiungete qualche goccia di aceto balsamico e un filo d’olio extra vergine di oliva sui gamberi sui quli spruzzerete un pò di prezzemolo.
Consiglio:
fate bene attenzione che il gambero non cuocia troppo a lungo altrimenti diventa duro, ma se invece viene appena sbollentato si scioglie in bocca sprigionando tutti i suoi sapori
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